LO STADIO DI SAN SIRO
“Eccezzziunale… veramente” il film di Carlo Vanzina del 1982 è diventato un film culto e non solo tra gli amanti del calcio. Il film parla di tre tifosi di tre squadre di calcio (Milan, Inter e Juventus) e della loro passione per la propria squadra che li porterà a situazioni alquanto bizzarre. Nella sigla iniziale appare lo stadio di San Siro prima dell’aggiunta del terzo anello per i mondiali di calcio del 1990. Lo stadio di San Siro, “la Scala del calcio”, venne inaugurato il 19 settembre del 1926 su incoraggiamento di Piero Pirelli, industriale della gomma e presidente del Milan Foot-Ball and Cricket Club il quale affidò il progetto a Ulisse Stacchini (l’architetto della Stazione Centrale). Venne scelta un’area periferica di Milano accanto agli impianti dell’Ippodromo. Il modello iniziale era ispirato agli stadi inglesi con le tribune allineate ai lati del campo e senza anello di atletica. Lo stadio era dedicato infatti solo al gioco del calcio. Nel 1935 il Comune di Milano acquista la struttura e l’anno dopo vengono avviati i lavori di ristrutturazione che dura tre anni. Le quattro tribune vengono raccordate tra loro e lo stadio prende quella forma “a catino” che rimane la sua caratteristica ancora oggi. Da 32.000 spettatori della struttura precedente, lo stadio arriva ad ospitarne 55.000 (tra posti in piedi e posti a sedere) i quali potranno assistere alle partite anche in notturna grazie al nuovo impianto di illuminazione. Nel secondo dopoguerra il calcio incomincia a essere lo sport più seguito e praticato in Italia e il comune decide di ampliare ulteriormente lo stadio, che, nel frattempo era diventata la casa del Milan e dell’Inter. Nel 1954 Venne costruito un secondo anello, sopraelevato al primo, insieme a diciannove rampe a spirale che portano ai diciannove ingressi. La capienza ora tra i posti in piedi e posti a sedere, è di 85.000 spettatori. In occasione dei Mondiali di calcio, Italia ’90, lo stadio viene nuovamente e radicalmente ristrutturato con l’aggiunta di un terzo anello aperto, pero’, su tre lati, e coperto da una tettoia. Per sorreggere questa nuova struttura vengono costruiti undici torri esterne, alte tra i trenta e cinquanta metri. Lo stadio ora puo’ ospitare 83.000 di soli posti a sedere. Dal 1980 lo stadio venne dedicato a Giuseppe Meazza, giocatore dell’Inter considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi.
CURIOSITA’: Nella scena finale del film si vedono i tifosi del milan che scendono una delle rampe esterne e si vede il Palazzo dello Sport, crollato dopo la nevicata che colpì Milano nel 1985 e di cui ho parlato in Milano nei film #2
IL MONOLOGO: la bibbia secondo me
FONTI
Gino Cervi, Sergio Giuntini. Milano nello sport. Hoepli