
E’ passato qualche giorno dal 2 febbraio e sembra che il detto “A la Madonna Candelora de l’inverno semo fora” sia stato rispettato. Alcuni giorni fa, infatti, si è festeggiato la Candelora, ovvero la “festa della luce” in cui, nella religione cattolica, si festeggia la presentazione di Gesù al tempio e la purificazione della Vergine Maria. A Milano, in Duomo, al pomeriggio la festa della Candelora viene celebrata con una processione in cui la “Madonna dell’Idea”, un dipinto di Michelino da Besozzo datato, secondo le ultime ricerche, al 1428 e conservato, durante l’anno, al Museo del Duomo, viene portato in processione tra le navate della cattedrale.
Madonna dell’Idea, Michelino da Besozzo (Fronte)
Madonna dell’Idea, Michelino da Besozzo (Retro)
Sulla cuspide della tavola viene posta una candela e successivamente inserita in una struttura che viene porta a spalla da due diaconi fino all’altare maggiore davanti al quale verrà celebrata la messa.
Milano conserva alcune testimonianze di questo rito antichissimo: al museo di arte antica del castello sforzesco è possibile ammirare un bassorilievo che descrive già nel XII secolo il rito che, ad osservare bene l’opera, sembra rimasto immutato del corso dei secoli: due sacerdoti (o diaconi) trasportano l’immagine a spalla, seguiti dal chierico con la croce stazionale, un diacono con l’evangeliario, l’arcivescovo, riconoscibile dalla mitria e il pastorale, seguito dal resto del clero con ceri accesi.

Rito antichissimo a cui, nel 1965, in occasione della realizzazione della quinta porta del Duomo di Milano, lo scultore Luciano Minguzzi, dedica la prima formella in basso a destra. L’ultima porta del Duomo di Milano, infatti, è dedicata alla fondazione della cattedrale simbolo della citta’.

Come molti riti ancora presenti nella vita della Diocesi di Milano, la processione della Madonna dell’Idea è molto sentita e partecipata dalla comunità cattolica, la quale, dopo il lavoro, il 2 febbraio non manca di presenziare all’evento.